Il ciclo libro: nel nome di Marco

Se sotto l’albero non potete mettere una bicicletta o un viaggio per le persone a cui volete bene, allora potete regalare un libro che parla di bici e che fa pedalare un po’ con la mente e con il cuore.
Mi piace molto la letteratura che ha come tema il ciclismo. Siano saggi, guide, biografie o anche romanzi, poco importa… mi portano sempre un po’ più lontano percorrendo la strada dell’immaginazione su ruote di carta. Per questo ho pensato di condividere con voi le mie ciclo letture, e non posso non iniziare dal libro che mi è rimasto più nel cuore.

Nel nome di Marco, di Michele Marziani, per la collana Battiti dell’editore Ediciclo.
Racconta la storia di Don Fausto, che si intreccia alla storia di Marco Pantani.
Racconta un po’ la mia storia… ed è per questo che l’ho letto due volte di fila e in entrambe ho pianto.
Lo consiglio a tutti gli amanti della bici, a tutti i seguaci di Marco Pantani, e a tutti quelli che sanno cosa vuol dire non avere una famiglia “normale” e che “in salita” hanno trovato l’equilibrio.
Buona lettura!!

E poi adoro la copertina!
E poi adoro la copertina!

Potete trovarlo qui:
http://www.ediciclo.it/index.php?qr=nel_nome_di_marco_di_michele_marziani_scheda_libro&pagid=prod_det&_get_prod_id=1317

“A dieci anni dalla scomparsa di Marco Pantani, Michele Marziani scrive un romanzo in cui il mito del Pirata, tra ascesa e caduta, viene ripercorso nella personale vicenda del protagonista, un ex sacerdote che ha lasciato la tonaca per sposare la donna che ama, ma che vive come una punizione la sofferenza per la malattia e la “diversità” del figlio nato da quel matrimonio. Fino a trovare da ultimo un’inattesa, sorprendente risposta.

In un mondo che vorrebbe solo lustrini e fuochi d’artificio, una storia di amori e passioni che prova a spiegare l’inspiegabile: il perché ci sono uomini a cui la “normalità” è impossibile. Dopo il successo di Umberto Dei. Biografia non autorizzata di una bicicletta, Michele Marziani torna a scrivere un romanzo che “gira intorno” alla passione per il ciclismo.

Maggio 1999, Oropa, quindicesima tappa del Giro d’Italia. Al traguardo in cima alla salita del Santuario Marco Pantani vince a modo suo: dopo essere rimasto staccato dal gruppo, con una spettacolare rimonta va a riprendere e a superare, uno per uno, tutti gli avversari. Don Fausto, all’arrivo, confuso nel tripudio del ubblico, assiste a quell’ennesima impresa che apre a Pantani le porte della leggenda. E pensa che è vero, che nulla è impossibile. Decide così di abbandonare la tonaca e di sposare Sandra con la quale ha da tempo una storia d’amore.
Dal matrimonio nasce Marco, affetto dalla sindrome di Down. Fausto non riesce a accettarlo e vive nel senso di colpa che Dio l’abbia punito per aver lasciato la Chiesa. È talmente divorato dai rimorsi che arriva ad abbandonare la famiglia. Quando Pantani muore l’ex sacerdote si trova casualmente a Rimini per rincontrare la moglie Sandra e il figlio Marco. La notizia della morte del campione desta in lui una forza nuova e inattesa e lo conduce verso una scelta che non avrebbe mai immaginato di compiere: una scelta in bicicletta. Una storia allo specchio dove dalla tragedia nasce una forma differente d’amore.”

Precedente Merenda al Bianchi Café & Cycles Successivo Letterina... Lago di Bled in bici